¿Cómo vivió y pensó una de las mujeres más emblemáticas de nuestro tiempo? En estas páginas se nos pone en contacto con la vida de Edith Stein, la judía alemana que fue una destacada filósofa y que descubrió a Jesús de Nazaret .Sin dejar de ser israelita, se hizo católica y llegó a entregarle su vida en un monasterio carmelita, de donde fue sacada para ser ejecutada por los nazis durante la Segunda Guerra Mundial.
Esta biografía, cuyo autor Francesco Salvarani, ha procurado que fuese casi "autobiográfica" porque nos remite constantemente a las obras y cartas de quien acabó sien-do santa Teresa Benedicta de la Cruz, está considerada por muchos como la más completa y divulgativa. En efecto, recorre tanto su vida como hija de Israel como hija de la Iglesia, pasando por su fase atea e indiferente. Al mismo tiempo, Salvarani nos mete, paso a paso, dentro del alma de esta mujer fuerte e inteligente, que vivió intensamente dramáticos acontecimientos de la historia europea entre 1891 y 1942.
Juan Pablo II la beatificó (1987), la canonizó (1998) y, un año después, la proclamó copatrona de Europa.
Francesco Salvarani, nació en 1926 en Pratissolo di Scandiano (Reggio Emilia). Fue ordenado sacerdote en Reggio Emilia, y ha sido profesor de Humanidades en el Seminario y de Filosofía en el Instituto diocesano de Ciencias Religiosas. Este libro, fruto de una profunda investigación sobre Edith Stein que ha durado veinte años, se basa en los propios escritos de la santa. Es un compendio, al mismo tiempo, de la evolución de su pensamiento al compás de los cambios de su vida.
Il film scritto e diretto da Joshua Sinclair racconta l’itinerario culturale e umano di Edith Stein, la grande intellettuale assassinata ad Auschwitz dai nazisti e canonizzata da Giovanni Paolo II nel 1998. Nelle pagine della sceneggiatura, accompagnate dalle fotografie di Vittorio Storaro, emergono la spiritualità, l’umanità e il travaglio interiore della protagonista, il “passaggio” al cattolicesimo e la consapevolezza di appartenere al popolo ebraico e a quello cristiano. L’introduzione di Francesco Alfieri documenta l’accuratezza filologica del testo di Sinclair e la sua coerenza con i principi alla base del pensiero filosofico e pedagogico di Edith Stein: la centralità della persona e la ricerca della verità nella apertura alla relazione e alla alterità.
«Dalla oscurità alla luce, dal nero... al bianco, donando una tonalità cromatica a ognuno dei momenti della vita di Edith Stein. Rosso/Arancio/Giallo/Verde/Azzurro/Indaco/Violetto... dal corpo allo spirito»(Vittorio Storaro).
L'intento di questa ricerca è di prendere "sul serio", forse anche "sul serissimo" e di dimostrarlo, l'itinerario filosofico e teologico di Edith Stein, ponendo in parallelo le voci di chi l'ha conosciuta e ha vissuto un tratto d'esistenza, condividendolo, con lei. L'angolo prospettico presenta un punto di condensazione, il Blickwendung della notte di Bergzabern, il punto di discrimine creatosi con la lettura della Vita di Teresa di Gesù che mutò la vita intellettuale ed esistenziale della giovane fenomenologa e la fece divenire "ponte" nel confronto con la scolastica nell'esperienza della Verità. "Ponte" che tante voci hanno attraversato con lei, nei diversi momenti cronologici della storia, proprio perché vivendo i decenni oscuri dell'Europa ed essendosene lasciata attraversare, ha reso se stessa "ponte incarnato", che ognuno/a può percorrere e attraversare, per giungere alla conoscenza di sé ed aprirsi al mistero dell'irruzione di Dio. Edith Stein, scoperta la sua vocazione di "ponte" intellettuale fra fenomenologia e scolastica, ritenuta dal suo contemporaneo prof. Dyroff dell'Università di Bonn, "la più grande donna del cielo dei filosofi tedeschi", diviene anche "ponte" fra Israele e la Chiesa cattolica, nell'efferata tragedia della Shoah scagliata sull'Europa e sul mondo dall'ideologia nazista e perpetrata dalla macchina burocratica della "banalità del male" nazista.
Una completa aproximación de conjunto a la rica personalidad y pensamiento de Edith Stein, basada en fuentes de primera mano.
En la figura de Edith Stein convergen un itinerario biográfico apasionante, presidido por su vocación humanista, un pensamiento atento al momento histórico y que acusa la influencia de la fenomenología de Husserl y la ontología clásica, y una intensa vida espiritual, que se nutre muy especialmente de los místicos castellanos. En las contribuciones que componen este volumen se abordan aspectos relevantes de esta triple faceta, como los círculos de amistades y de compañeros de estudios que frecuentó, su doble raíz hebrea y cristiana, su visión de la mujer, algunos de los desarrollos fenomenológicos emprendidos por ella o el análisis de su vivencia religiosa.
El libro, coordinado por el prof. Urbano Ferrer, especialista en su obra permite una aproximación de conjunto muy completa a la rica personalidad de Edith Stein, basándose en fuentes de primera mano.
Questo libro raccoglie i contributi del terzo Forum Edith Stein sul tema del linguaggio.
In questa seconda raccolta si ritrovano gli interventi che si sono maggiormente concentrati sul rapporto tra linguaggio e maturazione religiosa nel pensiero steiniano.
"Viviamo in una confusione linguistica babilonica. Con difficoltà si può usare un'espressione senza, senza dover temere che un altro intenda qualche cosa di assolutamente contrario di quanto si intendeva" (da Essere finito ed Essere eterno).
I testi presentati in questo libro sono il risultato di due convegni su Edith Stein organizzati dall'Associazione Italiana Edith Stein.
Introduzione del Card. Tarcisio Bertone. Edith Stein: il ponte, l'unione tra ebraismo e cattolicesimo attraversa il Carmelo. Con questo primo volume si apre la collana Quaderni dell'AIES", Associazione Italiana Edith Stein. L'obiettivo che questa associazione si e posta e quello di perseguire la conoscenza, lo studio e la diffusione dell'eredita spirituale, filosofica, teologica di Edith Stein: ebrea, filosofa, carmelitana, santa e martire. Il libro e costituito dai contributi dei maggiori studiosi steiniani che si sono dati appuntamento a Genova, nell'ottobre 2004, nel primo convegno dell'AIES. "
Edith Stein è una delle figure più affascinanti e complesse della cultura del ventesimo secolo. Tra donne a «professare» la filosofia, raggiunse esiti straordinari, tanto da brillare di luce propria accanto ad uno dei fari della filosofia novecentesca, Edmund Husserl. Ebrea per nascita, cristiana per decisione matura e razionale, portò al livello più alto le istanze spirituali delle due religioni, arrivando all'alta contemplazione come monaca carmelitana, coerente fino in fondo, cioè fino al martirio nel lager nazista.Questo libro, scritto da A. Ales bello, profonda conoscitrice delle opere e soprattutto dell'anima di E. Stein, ripercorre le tappe del suo cammino interiore. Dopo un'introduzione che riassume la vita, la formazione, l'attività di pensatrice, il primo capitolo si sofferma sull'aspetto della ricerca della verità, illustrando i tratti peculiari del pensiero della Stein. Il secondo capitolo si apre alla teologia; discorso che si completa nel terzo capitolo che si conclude trattando dell'interiorità e dell'unione mistica.
Destinatari
L'aspetto poliedrico del pensiero steiniano fa sì che questo libro possa piacere ad un pubblico di vari interessi: dalla filosofia, alla psicologia, alla pedagogia, alla teologia e alla mistica. I temi trattati richiedono una buona cultura.
Autore
Angela Ales Bello, docente e decano della facoltà di filosofia dell'Università Lateranense di Roma, dirige il Centro italiano di ricerche fenomenologiche, affiliato al The World Phenomenology Institute. È direttrice della rivista «Aquinas» e fa parte del comitato di redazione di numerose riviste italiane e straniere. Ha pubblicato vari studi sulla fenomenologia e i suoi rapporti con altre correnti del pensiero contemporaneo. Ha dedicato molti saggi sulla figura e il pensiero di Edith Stein.
Verità e Croce, ovvero Scientia Crucis Edith Stein, bambina di intelligenza particolarmente vivace, verso i quindici anni abbandona la fede ebraica di famiglia mentre si protende nel culto della verità. Nel campo della filosofia, che pure abbraccia e insegna, il suo ideale vivente diventa Edmund Husserl, colui che insegna la conoscenza oggettiva. Tuttavia la sete della verità assoluta in lei viene soddisfatta soltanto con l'incontro della Croce di Cristo. Cristo crocifisso sarà suo Sposo: da Lui prenderà il nome religioso di Teresa Benedetta della Croce e da Lui imparerà a morire martire per il suo popolo. Tra l'8 e l'11 agosto 1942, unì il suo sacrificio a quello di Cristo, in una camera a gas di Auschwitz. È stata canonizzata da papa Giovanni Paolo II nel 1998. Un volumetto che tratteggia l'itinerario di Edith Stein dal desiderio all'incontro con la Verità, fino all'acquisizione della Scientia Crucis, mentre ripercorre il suo itinerario esistenziale.